Scultura di Cicerone. Busto. Altezza 32 cm.

Descrizione

Scultura di Cicerone, riproduzione di un busto realizzato in marmo modellato (polvere di marmo con leganti), rifinito da invecchiamento con applicazione di patine a base di terre naturali.

Dimensioni:

• Altezza totale del busto + base: 32 cm.
• Altezza del busto senza base: 28 cm.
• Dimensioni del busto: Larghezza: 21 cm. Profondità: 18 cm.
• Dimensioni della base: Altezza: 4 cm. Larghezza: 13,5 cm. Profondità: 13,5 cm.
• Peso approssimativo: 7 kg.

Scultura di Cicerone. Riproduzioni di sculture ispirate all’arte classica. Realizzate a mano in Spagna. Ideale per la decorazione di interni (salotti, atri, biblioteche e uffici).

Marco Tullio Cicerone (106 a.C. – 43 a.C.) è stato un eminente politico e filosofo romano che ha lasciato un’impronta duratura nella storia di Roma e nel pensiero politico occidentale. Famoso per la sua eloquenza, Cicerone è diventato uno dei più grandi oratori dell’antichità. Ha avuto una carriera politica significativa, ricoprendo incarichi come console e senatore, e ha difeso la Repubblica romana dalle minacce interne, come la congiura di Catilina. Come filosofo della corrente stoica, ha sostenuto la pratica della virtù e dell’etica nella propria vita.

La vita di Cicerone è stata segnata da intrighi e persecuzioni politiche, dalla sua confrontazione con Giulio Cesare alla sua opposizione alle politiche di Marco Antonio, che ha portato al suo successivo esilio ed esecuzione. L’eredità di Cicerone perdura oggi come simbolo della difesa della libertà e della giustizia nell’antica Roma.

“È necessario che lo spirito sia libero da ogni turbamento di ambizione e paura, così come dalla tristezza, dalla gioia smodata e dalla rabbia, per godere della serena tranquillità che porta con sé la costanza e il sentimento della nostra dignità”. (Cicerone)

“È perfettamente lecito e naturale che ognuno si procuri, prima degli altri, i mezzi necessari alla vita; ciò che la natura non tollera è che si aumenti la propria sostanza, la propria ricchezza e il proprio potere con le disgrazie altrui.” (Cicerone)