Descrizione
Scultura Venere del Bagno. Riproduzione di una statua di alta qualità realizzata in marmo modellato (farina di marmo legata con resina). La finitura è realizzata con un leggero invecchiamento a base di terre naturali che conferisce alla statua una bellezza e una texture uniche, molto simili a un pezzo antico.
Misure: Altezza: 78 cm.
Riproduzioni di sculture ispirate a pezzi originali dei musei. Arte classica. Realizzato a mano in Spagna. La scultura è adatta per essere utilizzata nell’arredamento d’interni (salotti, ingressi, biblioteche e uffici) e per essere posizionata all’esterno, su terrazze e in giardini, resistente alle intemperie.
Scultura Venere del Bagno. Statua che raffigura una giovane donna che esce dal bagno, probabilmente Venere.
Il motivo di Venere che esce dal bagno ha affascinato un gran numero di artisti nel corso dei secoli. Scultori neoclassici come Canova o Allegrain, o pittori come Godward, hanno rappresentato la sensualità e il fascino della dea dopo essere emersa dall’acqua, ricordando il legame di questo elemento con Venere.
Nella mitologia classica, Venere, identificata a Roma con la dea greca Afrodite, è la dea dell’amore, della bellezza e della fertilità. Il mito narra la nascita di Venere dalle acque, emergendo dalla schiuma generata dalla caduta in mare dei genitali del dio del cielo, Urano, mutilato dal figlio Crono-Saturno. L’origine acquatica della dea sottolinea il legame di Venere con l’acqua come simbolo di fertilità, rigenerazione e vita. Venere veniva rappresentata con attributi simbolici come la rosa e lo specchio, e animali come la colomba o il cigno, e rappresenta l’amore in tutte le sue sfaccettature, che vanno dall’armonia universale al desiderio e alla passione umani, alla bellezza e alla seduzione.
A Venere sono attribuiti amori con diversi amanti, divini e umani, da Vulcano, il dio dei fabbri e del fuoco, suo legittimo marito, o suo fratello, Marte, il dio della guerra, a mortali come il bellissimo Adone, per la cui morte scese negli Inferi, o il principe troiano Anchise, da cui generò Enea, considerato dai Romani come il loro mitico predecessore.
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