Descrizione
Scultura di Mercurio-Ermes. Riproduzione di alta qualità realizzata in marmo modellato (polvere di marmo e legante). Finemente lucidata, la finitura d’invecchiamento viene ottenuta applicando patine a base di terre naturali, che conferiscono la texture e l’aspetto di una scultura abbellita dal passare del tempo.
Misure:
- Altezza: 130 cm
- Base: 56 x 46 cm
Riproduzioni di sculture ispirate a pezzi originali dei musei. Arte classica. La scultura ha una magnifica presenza, adatta per l’uso nella decorazione d’interni (soggiorni, atri, biblioteche e uffici) e negli esterni, terrazze e giardini, resistente alle intemperie.
Scultura di Mercurio-Ermes, riproduzione basata su un’opera dell’artista neoclassico danese Thorvaldsen (1770-1844). Il dio Ermes era il messaggero degli dei, protettore del commercio e dei viaggi. In questa scultura è raffigurato seduto su un tronco d’albero, con il suo caratteristico elmo alato, tenendo il flauto di Pan in una mano e una spada nell’altra.
Bertel Thorvaldsen (1770-1844) è stato uno scultore danese, rappresentante di spicco del periodo neoclassico. Spesso paragonato ad Antonio Canova, incarna lo stile dell’arte greca classica quasi più dell’artista italiano. L’opera di Thorvaldsen si caratterizza per grande sensibilità e delicatezza, con rilievi allegorici e sculture di temi classici (rilievi, statue e busti). Oltre alle opere ispirate principalmente alla mitologia greca, ha realizzato ritratti di importanti personalità e figure storiche, e monumenti commemorativi. Le sue opere possono essere viste in molti paesi europei, soprattutto nel Museo Thorvaldsen di Copenaghen, in Danimarca.
Ermes, chiamato Mercurio a Roma, è il dio messaggero tra gli dei dell’Olimpo e i mortali, figlio di Giove e della ninfa Maia. È il dio protettore dei viaggiatori e il patrono dei commercianti. Ermes-Mercurio personifica l’eloquenza e l’astuzia. Nel suo ruolo di dio psicopompo, guidava le anime dei defunti nel loro viaggio verso l’Aldilà.
Ermes è spesso rappresentato come un giovane con ali ai talloni o ai sandali, portando un cappello a tesa larga e il caduceo in una mano, un bastone con due serpenti intrecciati che simboleggia l’armonia degli opposti e l’unione tra due mondi, il divino e il terreno.
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