Descrizione
Mosaico romano del Giudizio di Parigi.
Opera pittorica realizzata con piccoli pezzi di pietra, ceramica, vetro o altri materiali simili di varie forme e colori, chiamati tessere, uniti con gesso o altro legante per formare composizioni decorative geometriche o figurative.
Mosaico realizzato interamente a mano, utilizzando le stesse tecniche di migliaia di anni fa.
La tecnica utilizzata è l’Opus Teselarium, un mosaico di tessere cubiche di pietra.
Nella sua fabbricazione sono state utilizzate tessere di 8 mm di pietre naturali e marmi di diversi colori. Fissato su una malta con una struttura metallica. Pronto per essere appeso al muro o come rivestimento del pavimento.
Eris, la dea della discordia, non fu invitata alle nozze di Teti e Peleo; gettò una mela d’oro nel mezzo del banchetto di nozze con una leggenda che diceva “per la dea più bella”. Atena, Era e Afrodite fecero finta che la mela fosse per ciascuna di loro e chiesero il parere di Zeus. Zeus, temendo di entrare nella disputa, nominò giudice Paride, un principe troiano che aveva vissuto in isolamento sul monte Ida.
Le tre dee apparvero davanti a Paride, accompagnate dal dio Hermes, messaggero degli dei. Era gli promise il potere sull’Asia, Atena gli offrì la saggezza in guerra e Afrodite l’amore della donna più bella, Elena, la moglie del re Menelao.
Paride diede la mela ad Afrodite. Alla fine Paride rapì Elena e provocò la guerra più famosa dell’antichità, la guerra di Troia, e diede origine all’Iliade e all’Odissea.
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