Busto di Demetra-Cerere. 39cm

Description

Busto di Demetra-Cerere, riproduzione di una scultura realizzata in marmo modellato (polvere di marmo più legante). Finitura invecchiata ottenuta con patine a base di pigmenti naturali della terra. La sua texture e finitura le conferiscono l’aspetto di una statua in marmo originale che è invecchiata per diversi secoli.

• Misure della scultura: Larghezza: 27 cm. Profondità: 27 cm. Altezza: 39 cm
• Peso approssimativo: 17 kg

Riproduzioni di sculture ispirate a pezzi originali dei musei. Arte classica. Realizzato a mano in Spagna. La scultura ha una magnifica presenza per l’uso nella decorazione di interni (salotti, atri, biblioteche e uffici). Statua adatta per esterni, terrazze e giardini, resistente alle intemperie.

Busto di Demetra-Cerere. Il busto che riproduciamo è una ricreazione della dea greca Demetra (Cerere a Roma). È ispirato a una scultura del XIX secolo proveniente da una collezione privata.

La dea Demetra è la dea dell’agricoltura e della fertilità dei campi. Uno dei suoi attributi sono spesso le spighe di grano, che appaiono in molte rappresentazioni come un’offerta. È associata ai Misteri di Eleusi, dove veniva venerata, forse legata ai misteri della vita e della morte, della rigenerazione e della rinascita.

Secondo il mito, Demetra, dea dell’agricoltura, viveva felicemente con sua figlia Persefone fino a quando Ade, dio dell’oltretomba, la rapì. Allora la dea dei raccolti, immersa nella tristezza, scese negli Inferi, e la sua scomparsa dalla superficie della terra causò l’inattività nella natura tipica dell’inverno. Nella sua ricerca disperata di Persefone, Demetra si presenta davanti a suo fratello Ade nell’oltretomba, e la sterilità della natura causata dalla sua scomparsa porta Zeus a intervenire, concordando un compromesso: Persefone avrebbe trascorso metà dell’anno nel regno dell’Oltretomba e il resto in superficie.

Questo busto di Demetra ci permette di ricordare gli antichi miti che simboleggiano i cicli della natura, del letargo e della rigenerazione, della primavera e dell’inverno, della vita e della morte.