Bassorilievo di Leone alato. 117x77x3cm

Descrizione

Bassorilievo di Leone Alato. Riproduzione di un rilievo realizzato in marmo modellato (polvere di marmo legata con resine), con applicazione policroma e patine di invecchiamento.

Rilievo montato su una cornice di legno.

Misure: Altezza: 77 cm. Larghezza: 117 cm. Profondità: 3 cm. Le dimensioni si riferiscono all’insieme con cornice.

Questo rilievo è ispirato a un frammento di mattoni modellati e smaltati del palazzo reale di Dario I a Susa, risalente al V secolo a.C. (Impero Persiano). Raffigura un genio protettivo, che assume la forma di un essere mitologico risultante dall’unione di quattro animali simbolici: il leone, l’aquila, il drago e il montone. Questi leoni alati sono un’eredità della tradizione assira dei lamassu, grandi sculture di leoni alati o sfingi. Nella mitologia assira, i lamassu erano geni celesti le cui effigi venivano poste alle soglie dei cancelli dei palazzi per la protezione degli ambienti.

L’Impero Persiano fu fondato dal re Ciro il Grande nel VI secolo a.C., diventando una delle civiltà più influenti dell’antichità. Il suo vasto territorio si estendeva dal Mediterraneo all’Indo, abbracciando una diversità etnica e culturale senza precedenti. Gli Achemenidi implementarono un governo centralizzato e un’amministrazione efficiente che favorirono la gestione di un vasto impero. Fu istituito un sistema di comunicazione tramite la famosa Strada Reale, che attraversava i territori dell’impero da ovest a est, dalla costa della Turchia a Persepoli, facilitando il commercio e la trasmissione di informazioni. L’Impero Persiano era noto per la sua tolleranza religiosa e politica, permettendo ai popoli conquistati di conservare le loro tradizioni e pratiche religiose. La conquista da parte di Alessandro Magno nel IV secolo a.C. segnò la fine della dinastia achemenide, aprendo la strada al dominio ellenistico dell’Impero seleucide, fino alla conquista del re partico Arsace nel III secolo a.C.

Decorare con riproduzioni di rilievi ispirati all’arte mesopotamica, come questo bassorilievo di Leone Alato, impreziosisce la nostra casa e la trasforma in una finestra sul passato che incoraggia la riflessione e il dialogo sulle radici della nostra civiltà.