Descrizione
Centauromachia di Olimpia. Riproduzione in alto rilievo realizzata in marmo modellato (polvere di marmo legata con resine). Finitura invecchiata ottenuta con patine a base di terre naturali che conferiscono alla scultura la texture e l’aspetto di un’antica scultura abbellita dal trascorrere del tempo.
Misure: Larghezza: 115 cm. Altezza: 40 cm. Profondità: 10 cm.
Riproduzioni di sculture e rilievi, ispirate a pezzi originali dei musei, arte classica della Grecia antica. Realizzato a mano in Spagna. Ideale per la decorazione interna (salotti, hall, biblioteche e uffici) e per esterni, terrazze e giardini, resistente alle intemperie.
Centauromachia di Olimpia. Riproduzione ispirata a uno dei marmi del frontone del tempio di Zeus ad Olimpia. L’originale è attribuito a Fidia.
I centauri erano esseri mitologici con il corpo di un cavallo e il busto di un uomo. Abitavano le regioni montuose della Tessaglia e dell’Arcadia. La loro origine varia secondo diverse versioni. In un mito sono figli del Sole (Elio) e di un’Oceànide. In un altro, di Apollo e Hebe, la dea della gioventù. Il più famoso e saggio di tutti i centauri era Chirone, educatore e mentore di molti eroi e semidei, tra cui Ercole.
La mitologia greca racconta che nei monti boscosi della regione della Tessaglia viveva una razza di esseri favolosi e selvaggi, metà uomini e metà cavalli: i centauri, la cui origine si perdeva nella notte dei tempi. In una occasione, invitati a una festa dai Lapiti (umani), i centauri si ubriacarono e diedero luogo a una cruenta battaglia nella quale furono sconfitti.
Il mito rappresenta in certa chiave l’esistenza nell’essere umano di una doppia natura (quella dell’istinto e delle passioni brutali dei centauri e quella della ragione e dei valori più umani dei Lapiti). Questo è il tema rappresentato nelle 32 metope del lato sud del Partenone, nelle quali si narra il crudele scontro tra i due gruppi.
La decorazione con riproduzioni di rilievi classici che rappresentano figure storiche e mitologiche ci aiuta a evocare e portare ai nostri giorni la grandezza della Grecia antica.
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