Skip to content
MENÚ
SPEDIZIONE GRATUITA*

La Dea Hebe nella storia dell’arte

hebe

hebe
Ritratto di Anna Pitt come Ebe di Elizabeth Louise Vigée-Lebrun (1792).

Hebe rappresenta nella mitologia greca la personificazione della giovinezza; è la figlia di Zeus e Hera, conosciuta come la dea incaricata di infondere vitalità agli uomini e agli animali. Inoltre, nell’Iliade, viene presentata come quella designata per servire gli dei e fornire loro il nettare e l’ambrosia che consumano durante i loro consigli.

La mitologia racconta anche che la dea Hebe fu punita da Zeus quando inciampò mentre gli serviva il nettare. Per questo motivo fu sollevata dal suo incarico di copiera e sostituita da Ganimede, un principe troiano di cui Zeus era innamorato. La storia di Hebe culmina nel suo matrimonio con Eracle, quando questi sale sull’Olimpo dopo aver compiuto i lavori imposti da Hera. La dea le fu offerta come segno dell’eterna giovinezza che aveva raggiunto diventando immortale, e successivamente gli diede due figli.

canova
Scultura di Ebe di Antonio Canova

La venerazione della dea Hebe continuò durante l’Impero romano. In questa cultura era tradizione che i giovani presentassero, la prima volta che indossavano la toga virile, una moneta in offerta alla dea, che chiamavano Juventas. In questo modo mostravano il loro rispetto e sottolineavano l’importanza che aveva per loro mantenere giovinezza e forza, per poter difendere l’Impero.

La devozione alla giovinezza fu un tema costante e fortemente presente nell’arte. Durante il XVII secolo, divenne popolare la tendenza di ritrarre le fanciulle come se fossero la stessa Hebe; questo era chiaramente un modo per lodare la bellezza e la giovinezza della signorina ritratta.

Hebe
Scultura di Ebe di Bertel Thorvaldsen

Il Neoclassicismo significò il recupero delle rappresentazioni del mondo classico, rendendo la presenza di Hebe nell’arte molto più evidente, soprattutto nel suo ruolo di copiera degli dei. Gli scultori furono principalmente i suoi più grandi seguaci, e ci sono due artisti che ottennero grande fama per la tecnica delle loro sculture.

Da un lato c’è Antonio Canova, uno scultore italiano. La sua opera ebbe tanto successo al momento della sua presentazione che l’artista dovette creare più di una replica, che oggi sono esposte in vari musei in tutto il mondo. L’opera di Canova mostra una Hebe allegra e in movimento; sembra che la scultura si sia congelata proprio nel secondo prima dell’incidente fatale della dea.

Dall’altro lato c’è la scultura di Bertel Thorvaldsen, un artista danese. Anche questa opera ebbe due versioni, una del 1806 e l’altra del 1816; ma in entrambe le opere viene rappresentata una fanciulla molto più serena e servizievole rispetto a quella di Canova. Sembra che la dea faccia il massimo sforzo per evitare l’errore che la farebbe retrocedere nella gerarchia dell’Olimpo. Entrambe le sculture di Thorvaldsen sono esposte nel museo di Copenaghen dedicato alla diffusione e conservazione del lavoro di questo notevole artista.

Puoi trovare diverse sculture della Dea della Gioventù sul nostro sito web:   

UNISCITI ALLA NOSTRA FAMIGLIA E OTTIENI UNO SCONTO DEL 10%! Non perderti nulla e ricevi i nostri regali, sconti e molto altro!